Associazione Storico-Archeologica della Riviera del Garda
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Asar garda
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escursioni 2012 ASAR
1a Escursione
Campo di Brenzone
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Asar garda
1ª Escursione - Domenica 25 marzo 2012 - A Campo di Brenzone  
Accompagnatori: Chiara Garioni, Claudia Dalboni (0365.41205), Gianfranco Ligasacchi (0365.643435)

Ritrovo: ore 9.40 all’imbarco per i traghetti a Maderno, con autoPartenza del traghetto: ore 10.Costo del traghetto per sola andata: - Autovetture fino a m. 3,50: Euro 8,20 (conducente compreso).
Autovetture oltre m. 3,50 e  fino a m. 4,50: Euro 9,90 (conducente compreso)- Tariffa viaggiatori: Euro 5 RIDUZIONI PER COMITIVE:- ORDINARIE DI ADULTI da 15 persone adulte paganti. Una gratuità ogni 25 adulti paganti.
Già a Maderno si possono comprare direttamente biglietti di andata e ritorno.

Una volta sbarcati a Torri del Benaco, bisogna raggiungere in automobile Castelletto di Brenzone, a circa 12 km, dove inizia l’escursione a piedi; è quindi necessario che i partecipanti si accordino con altri soci per traghettare il minor numero possibile di automobili, anche per suddividere la spesa.
Campo di Brenzone
Chi vuole può raggiungere direttamente per le ore 10.45 Castelletto di Brenzone, parcheggiando l’automobile presso la Chiesa delle Piccole Suore della Sacra Famiglia, sul lungolago (parcheggio gratuito). Programma:
Ore 11.00: Partenza a piedi per Biaza, Fasor e Campo
Ore 12.00: A Campo visita alla chiesetta di San Pietro
Ore 13.00: Pranzo al sacco
Ore 14.00: Partenza per Marniga e, lungo il sentiero della Madonna dell’Aiuto, discesa sulla spiaggia
Ore 15.30: Visita alla chiesetta cimiteriale di San Zeno de l’Oselèt a Castelletto
Ore 16.25 oppure ore 18.00: Partenza in traghetto da Torri del Benaco.    
Lunghezza del percorso a piedi: circa km. 7, con salitella iniziale.
Si allega un foglio illustrativo di Chiara Garioni, che farà da guida, su Campo di Brenzone e sulla chiesetta di San Pietro.
Prenotazioni entro le ore 20 di venerdì 23 marzo 2012.
In base al Regolamento delle escursioni, i partecipanti devono essere in regola con il tesseramento ASAR per il 2012.
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2ª Escursione – Mercoledì 11 aprile 2012
All’eremo di San Valentino e al Rifugio degli Alpini di Briano
 
Ritrovo: ore 9 al parcheggio di Sasso di Gargnano
Accompagnatori: Carmela Ubbiali, Domenico Fava
 
Sasso, frazione di Gargnano, si raggiunge in circa 7 km dal bivio della provinciale che si stacca dalla Gardesana nei pressi delle Scuole elementari. Da Sasso si procede a piedi. Chi vuole può raggiungere autonomamente Briano con la propria autovettura.
 
Tempi di percorrenza
Ore 0:40 da Sasso all’eremo; Ore 0:50 dall’eremo al rifugio di Briano; Ritorno attraverso la provinciale per Costa, Liano e il castagneto, senza fretta, in ore 1,50.  La passeggiata si svolge lungo l’itinerario n. 31. Da Sasso (m 546 slm) per i primi seicento metri si sviluppa in piano attraverso i campi, poi entra nel bosco. Il tratto più impegnativo, di circa 500 metri, porta ai m 772 s.l.m. Un po’ alla volta è possibile osservare un paesaggio eccezionale: tutto il basso lago, il monte Baldo di fronte e, in basso, Gargnano con le sue frazioni. Per arrivare all’eremo si devia scendendo in una valletta con parecchi massi e si risale lungo il fianco della parete rocciosa. Considerate le condizioni del fondo, si consiglia di disporre di scarponcini e bastoncini.
eremo san valentino
Notizie sull’eremoLa tradizione racconta che buona parte degli abitanti di Gargnano per sottrarsi al flagello della peste, che nel 1630 si era propagata anche nel territorio della riviera e aveva mietuto molte vittime, si rifugiò tra le rocce dei monti Comer e Denervo. Terminato il contagio si fabbricò una chiesetta come adempimento al voto dei superstiti. L’eremo comprende oggi anche la sacrestia, due stanzette e un ripostiglio; una sorgente d'acqua scaturisce dalla roccia viva e alimenta la piccola cisterna. Nel 1842 giunse in questo luogo, provenendo da Cassone di Brenzone, Geremia Palladini, forse renitente agli obblighi militari sotto la dominazione austriaca o forse per nascondersi.
Venne soprannominato “el romét de San Valentì; la sua figura caratteristica, ritratta in un profilo del 1859, è disegnata come si vedeva passare di paese in paese, col suo bastone e la sacca, per la questua.
Abbandonata all'incuria del tempo, la chiesetta è stata restaurata nel 1970.  Al rifugio degli alpini a Briano
dopo una sosta all’eremo, si torna alla deviazione e si prosegue in salita (m 850 slm) per la Baita degli alpini di Gargnano, a Briano. Il rifugio dispone di fuoco e tavoli, con una stanza dove poter stare al coperto.
Pranzo al sacco. 
Info e prenotazioni entro le ore 12 di martedì 10 aprile: Fava (0365.954543).  
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3ª Escursione - Domenica 22 Aprile 2012
Lungo l’Antica Via Valeriana sul lago d’Iseo, da Tassano di Sulzano a Zone e Marone. 
Accompagnatori
: Annalisa Butturini, Maria Dolcini, Claudia Dalboni. 
Ritrovo
Ore 9.00 a Tassano, frazione alta di Sulzano, subito all’uscita della tangenziale.
Per giungere a Sulzano percorrere la tangenziale che porta a Brescia e che prosegue sul lago d’Iseo; l’uscita è a Sulzano e ci si ferma subito nell’alta frazione di Tassano, dove ci sono più punti di parcheggio gratuito. Si consiglia di non scendere troppo verso il lago. 
Tempo di percorrenza
3 ore circa all’andata, da Tassano a Cislano; 1 ora per il rientro in discesa da Cislano a Marone, dove si prende il treno fino a Sulzano. 
Dislivello
Circa 300 metri, nella fase conclusiva in salita da Colpiano a Cislano; altri 400 metri nella discesa da Cislano a Marone. Necessari scarponcini da trekking o da montagna ed eventuali racchette per la discesa. 
Pranzo al sacco
Si informa che nel percorso a Pregasso c’è un negozio-azienda agricola aperto fino alle 12.30. Informazioni e prenotazioni Entro le 20.00 di venerdì 20 Aprile: Dalboni (0365-41205).
Si ricorda che in base al regolamento i partecipanti devono essere in regola col tesseramento A.S.A.R. 2012.
via valeriana
La Via Valeriana
È segnata molto bene, con frequenti cartelli che informano sulle località raggiunte e sulle chiesette ivi presenti, la cui maggior parte risale all’ultimo quarto del secolo XV, quando, seguendo le indicazioni della Chiesa, l’allora vescovo Paolo Zane incentivava il culto mariano con la costruzione di molti edifici religiosi, dedicati alla Vergine.
La cosiddetta Valeriana sebina è stata il percorso principale di mezza costa in età medioevale, visto che collega i centri e le chiese più importanti di quei secoli, per proseguire poi verso la Valcamonica, il Tonale, l’Aprica e quindi verso il Trentino e la Valtellina.
Si parte dalla frazione di Tassano, a 315 m. s.l.m., per giungere a Cislano, nella conca di Zone, a circa 600 m. s.l.m., passando attraverso caratteristici borghi, facili camminamenti, sullo sterrato, sull’asfalto e sull’acciottolato, godendo di una splendida vista sull’intero lago d’Iseo e su Montisola.
Si attraversano borghi come Maspiano, Gandizzano, Marasino, Distone, Dosso, Massenzano, Pregasso, Colpiano, di cui alcuni risultano in parte rimodernati, ma quasi tutti conservano una o più contrade antiche, con muri spessi, scalette esterne, piccoli cortili acciottolati.
La via è di facile percorrenza, tuttavia solo nell’ultimo tratto Colpiano-Cislano inizia la salita verso la conca di Zone, tra muretti di pietra e una singolare strettoia nella roccia. Alternando tratti brevi sull’asfalto con percorsi acciottolati si giunge alle Piramidi, grossi “funghi” di terra, testimonianza del passaggio del ghiacciaio dell’Oglio durante la glaciazione wurmiana, l’ultima in ordine cronologico. Il pranzo al sacco è previsto a Cislano.
Riserva naturale delle Piramidi di terraNel pomeriggio, girando attorno alla Chiesa dedicata a S. Giorgio e percorrendo l’itinerario per la visita alle Piramidi, inizia la discesa verso Marone, dalla parte opposta alla via Valeriana, percorsa all’andata. Tutta la zona è particolarmente suggestiva, prima nel bosco di fronte alle Piramidi, poi tra gli olivi sul lago.
A Marone si prende il treno per Sulzano, dove si arriva in pochi minuti.
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4a Escursione - Domenica 29 aprile 2012
Lungo la Bassa via del Garda
Percorso escursionistico ad anello tra Muslone-Piovere-Aer e le cascate della Val dei Canai

Ritrovo Ore 9.00 a Muslone (m 462 slm), frazione di Gargnano, che si raggiunge, percorrendo la statale in direzione Riva, deviando al bivio posto a circa 2 km dopo il semaforo del capoluogo. Per chi proviene dalla direzione opposta, la deviazione è a circa 500 metri dall’uscita dell’ultima galleria della Gardesana. Dal bivio la strada sale per altri 3 km, fino alle porte del paese (parcheggio).
bassa via del garda
Programma:
Ci si avvia in direzione di Piovere lungo il segnavia BVG bianco-rosso n. 265, deviando, dopo circa  300 metri, sul segnavia n. 263, abbassandoci fino alla sottostante località La Spiasa. Questo percorso ci permette di attraversare un bosco di lecci di grande valore naturalistico, con esemplari che superano i dieci metri di altezza. Dopo una discesa piuttosto ripida, prendiamo a sinistra seguendo sempre il segnavia n. 263 che si inoltra in una fascia di uliveti salendo gradatamente fino a raggiungere il sagrato della chiesa di Piovere, posta in posizione incantevole, punto obbligato per una sosta. Ripreso il cammino attraversiamo il paese di Piovere raggiungendo la zona del ristorante Al Poggio. Da qui si prosegue su sentiero pianeggiante, in direzione Aer, raggiungendo la Val dei Canai, che costeggeremo per un tratto ammirando un primo gruppo di bellissime cascate. Un altro strappo in salita e ci portiamo sulla strada che ci condurrà ad Aer, frazione del comune di Tignale. Riprendendo il segnavia n. 265, rientriamo nella vallata di Piovere, scendendo fino a guadare il torrente, che ci sorprenderà nuovamente con i suoi salti d’acqua.
Da qui torniamo sui passi dell’andata rientrando a Piovere e poi, seguendo sempre il segnavia n. 265, proseguendo verso Muslone.Man mano che ci avviciniamo al paese i campi terrazzati si diradano e si attraversano alcune pietraie che, originate dai detriti di frana alla base delle pareti rocciose, scendono a valle, tagliando il sentiero e dando l’illusione di tuffarsi direttamente nelle acque del Garda. Poco più avanti, rieccoci a Muslone e al punto di partenza.
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5ª Escursione - Mercoledì 9 maggio
A Limone e Malcesine
Primo ritrovo per chi sale sul bus a Salò-stazione, alle ore 9.20.
Si parte da Salò-stazione alle ore 9.32, con il bus della linea Brescia-Arco (attenzione!!!). Fermate: a Gardone Riviera alle ore 9.38, a Fasano alle ore 9.42, a Maderno alle ore 9.46, a Toscolano Ponte alle ore 9.48, a Gargnano alle ore 9.55. L’arrivo a Limone è previsto alle ore 10.25. Ognuno deve premunirsi del biglietto. Il biglietto da Salò a Limone costa 3,90 Euro, da Toscolano 2,80 Euro.
Per chi preferisce arrivare con la propria automobile l’appuntamento a Limone è nel piazzale lungo la Gardesana presso l’Ufficio Info – Bar Turista, alle ore 10, in modo da poter parcheggiare comodamente in area non a pagamento.
Itinerario:
asar garda
Dalla Gardesana si scende lungo la spiaggia della Còla oltrepassando la foce del torrente San Giovanni fino ai Campi da tennis comunali. Si percorre il marciapiede lungo la statale e si passa lungo il litorale del Tifù fino all’albergo Leonardo da Vinci. Si risale verso via Tamas e via Preone, raggiungendo nell’oliveto le località Campaldo e Tešöl, dove si trova la Casa natale di San Daniele Comboni (1831-1881). Visita. Nel giardino, si consuma il pranzo al sacco.
Si scende poi in paese e, alle ore 14.15, si prende il battello per Malcesine (Euro 6,50), dove si può visitare il Castello scaligero (Entrata: Euro 4,00 per comitive con almeno 10 persone + 1 gratuità).
Breve giro in centro. Alle ore 16.06 si prende il battello per Gargnano (ore 16.53), Maderno (ore 17.24), Gardone (ore 17.38), Salò (ore 17.52). Il biglietto per la tratta Malcesine-Gargnano - Maderno costa Euro 9, per la tratta Malcesine-Gardone-Salò costa Euro 12,00. Chi ha l’auto a
Limone riparte con il battello delle ore 16.40 (Euro 6,50).
Il costo dei biglietti per i battelli Limone-Malcesine e Malcesine-Gargnano-Salò viene ridotto di circa il 20% se si forma un gruppo di almeno 15 persone.
Info e prenotazioni:
Domenico Fava: 0365.954543 – 339.7157183 Gianfranco Ligasacchi: 0365.643435
Si ricorda che in base al nuovo regolamento delle escursioni i partecipanti devono essere in regola col tesseramento A.S.A.R. 2012 (Euro 10,00). A parte i biglietti per i battelli e l’entrata al Castello di Malcesine (facoltativa), l’escursione è gratuita.
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6ª Escursione A.S.A.R. - Domenica 20 maggio 2012
In Valtenesi sulle colline moreniche
Percorso ad anello dai Laghi di Sovenigo a San Pietro in Lucone a San Quirico
Ritrovo:
Ore 9.00, Puegnago, parcheggio del Ristorante dei laghi di Sovenigo.
Itinerario:Percorso lungo la pista ciclopedonale della Valtenesi passando dalla “Basia”, agriturismo e centro ippico; si prevede:
Ore 10.15
: arrivo alla Chiesetta di San Pietro in Lucone, presso il cimitero di Polpenazze; visita chiesetta con la guida di Gabriele Bocchio.
Ore 10.45: si riprende il cammino verso la collina morenica lungo la carrareccia che attraversa la campagna coltivata a oliveto, vigneto, grano e foraggio.
"Laghetti di Sovenigo"
Ore 11.15: si arriva sulla sommità della collina, al punto panoramico adiacente al villaggio turistico che si distende sul crinale della collina, in territorio di Castrezzone, comune di Muscoline, che consente una visione a grandangolo da una parte verso il medio e basso lago, dall’altra verso la Rocca e il Duomo di Lonato e tutta la campagna verso Brescia, quindi verso le aree di estrazione del marmo di Botticino, Virle, Mazzano, Nuvolera, Serle; sullo sfondo la cornice delle montagne.
Ore 11.25: si ridiscende per un breve tratto per risalire lungo il sentiero che riporta sul crinale alla fine del villaggio turistico, inoltrandosi quindi nel bosco, con attraversamento di diversi roccoli di caccia, per poi discendere lungo il versante interno della collina morenica in direzione di San Quirico (Comune di Muscoline).
Ore 12.00: visita alla Chiesetta di San Quirico.
Ore 12.20:
si riprende la carrareccia alle spalle dell’abitato di San Quirico alle pendici della collina; si attraversa la strada di collegamento tra Soprazocco e Puegnago e lungo la ciclopedonale ci si porta in direzione di Villa di Salò fino alla Chiesetta degli alpini, dove è possibile consumare il pranzo al sacco.Infine si torna ai laghi di Sovenigo, al punto di partenza, per riprendere le auto.  
Accompagnatori:
Giampiero Aimo, Gianpaolo Comini, Liliana Aimo, Claudia Dalboni.La passeggiata è priva di difficoltà, accessibile a tutti. Il dislivello tra la quota alla partenza e la sommità della collina inferiore ai 100 metri, distribuita gradualmente lungo l’intero percorso. Basta una comoda calzatura da trekking. 
Prenotazioni entro le ore 20 di venerdì 18 maggio:- Gianpaolo Comini - tel. 328 2280811 - email: comini.g@gmail.com- Gianpiero  Aimo - email: Gianpiero.aimo@aod.it - Claudia Dalboni – tel. 0365.41205.
Si ricorda che, in base al nuovo regolamento delle escursioni, scaricabile dal sito internet www.asar-garda.org, i partecipanti devono essere in regola col tesseramento A.S.A.R. 2012 (Euro 10,00). L’escursione è gratuita.
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Domenica 27 maggio 2012 - Carvanno e il Monte Besum
Accompagnatori: Anita e Gianni Bellini, Domenico Fava.
Ritrovo a Carvanno alle ore 9:00; parcheggio nel piazzale della chiesa o in alternativa più avanti presso un’abitazione privata. Dato il poco spazio per parcheggiare le auto disponibile a Carvanno è previsto un pre-ritrovo a Tormini alle ore 8:30 dove si potranno lasciare le auto non necessarie. Il cartello segnalatore di Carvanno indica un tempo di salita al Monte Besum di ore 1:30, corretto da qualcuno in ore 2:00. Il nostro programma è di impiegare ore 2:30, pause comprese.
Dal parcheggio privato di Carvanno si comincia a salire fino ad immettersi nella strada pubblica “gippabile” (cercherete inutilmente questa parola nel dizionario della Crusca ma circola in Internet) che fiancheggia il Dosso della Croce e sale con ripida pendenza fino alla sommità del Dosso in località detta il Bivio (q. 780 metri, min 30).
monte besum
Prendiamo la strada di destra (quella di sinistra la percorreremo al ritorno) per un buon tratto pianeggiante, e poi in salita fino a raggiungere una casa in località Ca<èc’ (q. 838 metri) dove  termina la strada ( min 20, progressivo h 0:50). La vegetazione predominante è costituita da pino silvestre, carpino, orniello, frassino, nocciolo e rovere.
I radi castagni sono tutti attaccati dal cinipide, un parassita che aggredisce le foglie e dà all’albero un aspetto desolante, quasi spoglio di foglie.Dietro la casa si stacca un sentiero, a tratti molto ripido, che segue il filo dosso meridionale del Monte Gallo. Dopo mezz’ora di salita (progressivo h 1:20) si arriva alla Pozza (q. 990 metri) dove si intercetta il sentiero pianeggiante Bianco-rosso-verde  che collega con Provaglio Valsabbia verso sinistra, e con il Santellone e Passo Fobbia in comune di Treviso Bresciano verso destra.
Noi prendiamo a sinistra fino al Passo del Cul (m 973, progressivo h 1:30) che segna il confine tra i comuni di Vobarno, Treviso Bresciano, Provaglio Valsabbia. Dopo una breve pausa ci incamminiamo lungo il sentiero che corre in leggera salita lungo il versante settentrionale del Besum fino a raggiungere il monumento ai partigiani (m. 1030, h 1:50).
Un ultimo strappo per raggiungere la cima del Besum e la chiesetta costruita negli anni ’70 per ricordare i partigiani caduti (m 1115, tempo totale h 2:30). Dislivello totale m 600.Ritorno lungo lo stesso percorso ma con qualche variante.Attrezzatura raccomandata scarponcini e bastoncini da trekking, molto utili per la discesa.Pranzo al sacco. Portare abbondante acqua. Prenotazioni entro venerdì 25 maggio: Anita
Bellini (tel.0365.63372) e Claudia Dalboni (tel. 0365.41205).
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8ª Escursione - Domenica 10 giugno 2012Sul monte Tombea 
Accompagnatori Gianfranco Ligasacchi, Silvana Ciriani, Claudia Dalboni. 
Ritrovo Ore 9,00 a Magasa, da dove si prosegue in auto fino a Denai.
Come raggiungere Denai
Da Gargnano ci si porta in automobile a Magasa in circa 45 minuti, imboccando la strada verso la Valvestino, passando da Navazzo e costeggiando la diga. Prima dell’abitato di Magasa (m. 987), si imbocca la strada sulla destra, che si snoda in direzione di Cima Rest e Denai. Dopo qualche centinaio di metri, si segue l’indicazione sulla sinistra verso Denai. Si prosegue fino alla località di Vallesel (m. 1.188) dove si trova il bivio con la strada che, a sinistra, porta alla stalla di Denai mentre a destra inizia la salita che conduce al monte Tombea. Qui si lasciano le auto e si prosegue a piedi verso la località del Pilaster, poi Cordeter con salita verso la Bocca di Cablone e il monte Tombea (m 1.950).
monte tombea
Dislivello e difficoltà
Il dislivello da coprire a piedi è di circa 750 metri. La strada è facile e bastano scarponcini leggeri oppure scarpe da ginnastica un po’ robuste. Naturalmente è opportuno attrezzarsi in previsione di eventuale maltempo, oltre a portare il cibo per il pranzo al sacco.Tempo di percorrenzaCirca 2 ore e mezza con passo comodo per la salita. Il ritorno avverrà da un sentiero diverso e leggermente meno agevole rispetto alla strada militare che si percorrerà nell’ascesa. In totale, 4 ore e mezza.
Aspetti interessanti

Le trincee scavate nella roccia che risalgono alla Prima Guerra Mondiale, quando la Valvestino divenne italiana tra la fine di maggio ed i primi di giugno 1915.Potrebbe essere osservata anche qualche stazione della celebre Sassifraga Tombeanensis. Suggestiva la faggeta che si attraverserà nella parte iniziale della passeggiata.
Ritorno
Il luogo in cui abbiamo lasciato le auto sarà raggiunto verso le ore 16.
Prenotazioni entro le ore 20 di venerdì 8 giugno:
Gianfranco Ligasacchi (0365.643435), Silvana Ciriani (340.3527461), Claudia Dalboni (0365.41205)
Si ricorda che, in base al nuovo regolamento delle escursioni, scaricabile dal sito internet www.asar-garda.org, i partecipanti devono essere in regola col tesseramento A.S.A.R. 2012 (Euro 10,00). L’escursione è gratuita.
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Al Rifugio Telegrafo, sul Monte Baldo, da Prada
Domenica 17 giugno 2012
Ritrovoore 8.25 a Maderno, Pontile Traghetto Navigarda –
Partenza traghetto ore 8.45 oppure ore 9.10 a Torri del Benaco, Pontile Navigarda
Importante Accordarsi per riunirsi il più possibile sulle automobili.
Il traghetto costa per la sola andata: - da Euro 10,70 a Euro 12,90, in base alla lunghezza dell’automobile, compreso il conducente; - inoltre Euro 6,50 per ogni adulto. Chi partecipa si organizzi in tempo per l’acquisto dei biglietti al Pontile. Chi non vuole usufruire del traghetto, si trovi direttamente al Pontile Navigarda a Torri del Benaco, dandone informazione al momento dell’iscrizione.Un traghetto parte da Maderno anche alle ore 8.00.Per il ritorno da Torri del Benaco a Maderno ci sono traghetti alle 16.40, 17.20, 18,00, etc.
Itinerario Da Torri del Benaco, con la propria automobile in 35’ si raggiungono Albisano, San Zeno di Montagna e Prada, dove si trova la stazione della Cabinovia e seggiovia di Prada.
monte baldo
L'impianto si divide in due parti:
a) - la telecabina, che sale sino a 1500 m con a bordo o due persone e un bimbo o due persone con attrezzatura leggera; all'arrivo si trova il bar-ristorante-solarium Malga Prada.
b) - la seggiovia, che sale alla dorsale, vicino al Rifugio Fiori del Baldo.
Con una passeggiata di 30 minuti si raggiunge il Rifugio Chierego (m 1911) del CAI e poi Costabella, la prima cima oltre i 2050 m. In un’ora e trenta minuti si arriva al Rifugio Telegrafo (m 2147). Il pranzo è al sacco; chi vuole può utilizzare il servizio del Rifugio.Il ritorno a Prada può essere effettuato di nuovo con l’impianto di cabinovia e seggiovia o tutto a piedi. Si spera, finalmente, col sole!
CostoPer Gruppi (oltre 20 persone), andata e ritorno con cabinovia e seggiovia: 11,00 Euro a testa.
Info e iscrizioni
Gianfranco Ligasacchi (0365.643435) Silvana Ciriani (340.3527461), Claudia Dalboni (0365.41205) entro le ore 20 di venerdì 15 giugno 2012.
Si ricorda che, in base al nuovo regolamento delle escursioni, scaricabile dal sito internet www.asar-garda.org, i partecipanti devono essere in regola col tesseramento A.S.A.R. 2012 (Euro 10,00).
L’escursione è gratuita.
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10ª Escursione – Domenica 24 giugno 2012
Salò, Passo della Stacca, San Bartolomeo, Corna, Madonna del Rio, Salò 
Ritrovo
Ore 9,00, a Salò, lungo la statale per Tormini, all’Albergo Touring, vicino al distributore alla rotonda del Pozzo 
Accompagnatori Stella Melzani, Claudio Mazzacani e Gianfranco Ligasacchi  
Itinerario
Partenza dalla località “Touring", all'inizio del viale Brescia che immette in Salò. Dall'altro lato della strada, rispetto al parcheggio, vi è un sentiero che porta direttamente all'inizio della frazione Renzano. Superate le case del centro storico si punta dritto verso la Madonna del Rio.
Da questa si alza subito a destra la strada denominata “la Strinada”, che percorre il lato sinistro della valle della Madonna del Rio, fino al passo della Stacca. In un continuo susseguirsi di valli e vallette, il percorso è ben ombreggiato e non particolarmente impegnativo e si rivela un’ottima passeggiata anche nei periodi più caldi.
monte san bartolomeo
Da questa strada, volendo abbreviare il percorso, all’altezza della seconda posta di caccia che incontriamo, si stacca sulla destra, ripido ed impegnativo, il sentiero che porta alla sommità del monte S. Bartolomeo.
La stessa sommità del monte, l’André, si può raggiungere con un altro sentiero, segnalato in loco, che si stacca, sempre sulla destra, lungo “la Strinada”, qualche centinaio di metri dopo la biforcazione precedente. Tralasciando queste due opzioni e proseguendo, si arriva, dopo circa 1 ora e mezza, al passo che, oltre ad offrire un bellissimo panorama del lago, è il punto d’incrocio dei quattro sentieri che provengono da Serniga, S. Bartolomeo, Renzano e Bagnolo.
Dalla Stacca, prendendo il sentiero di destra, è possibile raggiungere la frazione di S. Bartolomeo con un facile e rapido percorso ombreggiato. Passando sotto la chiesetta del borgo (fantastico punto panoramico), si arriva alla “Corna", spuntone di roccia che domina Salò, per proseguire, passando per la località Bissiniga, verso Renzano. Proseguendo per 1 km, dopo aver attraversato il borgo, ci si porta al santuario della Madonna del Rio (XVIII sec.), amena località attrezzata con area pic-nic.
Qui è previsto per le ore 13 il pranzo al sacco.

In mezz’ora si è poi a Salò. Durata della passeggiata: 3 ore circa.
 Altitudine massima: m 414 s.l.m. 
Info e iscrizioni
Claudio Mazzacani (0365.690193), Gianfranco Ligasacchi (0365.643435)
 Si ricorda che, in base al nuovo regolamento delle escursioni, scaricabile dal sito internet www.asar-garda.org, i partecipanti devono essere in regola col tesseramento A.S.A.R. 2012 (Euro 10,00).
L’escursione è gratuita.
 
L’escursione è inserita nel programma del Festival delle Alpi di Lombardia 2012
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11a Escursione
Visita guidata: Sul Monte Altissimo, tra i luoghi della Grande Guerra:
Malga Zures e Dos Casina

Ritrovo: Ore 9.00 a Nago, nel parcheggio all’ingresso del paese (da dove si va in auto a Malga Zures) – A Nago si arriva percorrendo la litoranea Riva-Torbole e proseguendo per altri 2 km in salita direzione Mori-Rovereto.
Accompagnatore: Ferdinando Martinelli, esperto della storia della Grande Guerra e conoscitore dei luoghi del Monte Altissimo
Percorso: Malga Zurés-Dos dei Fràsseni (610 m) - Sasso Sega (800 m) - Dos Alto (703 m) - Ex cimitero di guerra di Dos Alto (790 m) - Dos dela Zòca – “Quota 904” - Blockhaus (1050 m) - Baita Alpini “Caduti del Baldo” (1050 m) - Dos Casina (960 m)
monte altissimo
Dislivello: m. 350; Durata della visita guidata: circa ore 2.30 A Malga Casina si tiene domenica 1 luglio una festa alpina, con cucina. Al momento della prenotazione telefonica indicare se si vuole approfittarne.
Abbigliamento: scarponi, bastoncini; pila per visita galleria.
Malga Zurés Il 24 maggio 1915 alcune compagnie del VI Alpini, del col. Ugo Porta, occupano l’Altissimo (2090 m). Ai primi di luglio reparti italiani di alpini si spingono fino alla Varagna (1779 m), dove gli austriaci stavano costruendo un osservatorio.
In ottobre vengono occupati Dosso Remit (1185 m) e Dosso Casina da reparti di alpini, ai quali si era unito un Battaglione di volontari ciclisti. Ai primi di dicembre tutto l’Altissimo, fino alla quota di Malga Zurés, è in mano italiana. Gli austriaci preferiscono ritirarsi e attestarsi a Malga Zures, considerata più difendibile. Qui costruiscono trincee, una vera e propria tagliata (trincerone), gallerie e allestiscono un ospedale da campo.
Il 30 e 31 dicembre 1915 a Zurés c’è unviolento combattimento tra cinque compagnie di alpini del Battaglione Verona, cui si aggiungono tre compagnie del Battaglione Valdadige (circa mille soldati), e una compagnia di Landschützen.
L’operazione, voluta dal generale Graziani, si concluse con una ritirata a causa dell’ottima difesa degli austriaci, che ebbero il supporto determinante delle
artiglierie del Brione, del Perlone, del Biaena e del Creino. Tra i caduti di parte italiana (un centinaio) va ricordato anche il legionario trentino Arturo de Bonetti, di Nago.   segue  
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12ª Escursione A.S.A.R. –
Domenica 26 agostoSui luoghi della Grande Guerra da Passo Nota a Cadrione, Leano, Passo Guìl e Baita Segala


Domenica 26 agosto riprendono, dopo la sosta estiva, le escursioni A.S.A.R. L’itinerario, nella zona al confine tra i Comuni di Tremosine, Limone e Ledro, è particolarmente bello perché si snoda intorno al Monte Carone, tra i laghi di Ledro e di Garda.
Si percorre in 3 h, 45’.

Ritrovo: ore 9 a Vesio di Tremosine, parcheggio Pertica, oppure ore 9.30 a Passo Nota.
baita segala
Per raggiungere Vesio di Tremosine si percorre la strada provinciale n. 38, che si imbocca dalla Gardesana 2 km a nord di Campione, passando per le frazioni Pieve, Priezzo e Villa, oppure arrivare a Limone e, dopo il primo distributore di benzina, prendere per Tremosine: in successione si superano le frazioni Bassanega, Ustecchio e Voltino; arrivati allo stop (5 km), si è a Vesio. ......................leggi
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13ª Escursione A.S.A.R. – Domenica 9 settembre
Il sito archeologico del Lucone – Visita guidata    -    ore 9-12
Accompagnatori: Marco Baioni, Antonio Foglio (0365.540435), Gianfranco Ligasacchi (0365.643435)
Ritrovo: ore 9 - Parcheggio San Pietro in Lucone, a Polpenazze
Visita guidata con il dott. Marco Baioni, direttore e conservatore del Museo della Valle Sabbia di Gavardo
Scavi al lago Lucone
Quel bambino arrivato fino a noi dalla preistoria
La preistoria sotto i piedi. Resti di cacciatori con l’arco e di prede, palafitte, utensili e vasellame. Sono gli straordinari cimeli che si conservano, e pian piano sono riportati alla luce, nel sito archeologico del Lucone, dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Tra le colline dove oggi si coltiva la vite, a Polpenazze, si celano i resti di un insediamento dell’Età del Bronzo che si è conservato tra le acque e i fanghi di un’area bonificata secoli fa, dove un tempo c’era il lago Lucone, sede di uno dei tanti siti palafitticoli presenti nell’arco alpino.
L’area degli scavi, coordinati dagli archeologi del museo di Gavardo, quest’anno è aperta e visitabile. Il sito del Lucone è balzato agli onori della cronaca nelle scorse settimane.

lago lucone
La notizia bomba è che il limo nerastro dell’area ha restituito i resti di un bambino della preistoria, vissuto attorno al 1980 a.C., vecchio cioè di quasi quattromila anni. Gli archeologi hanno rinvenuto il cranio intero (anche se parzialmente frammentato) di un giovinetto: giaceva appoggiato sopra due pali e attorniato da pezzi di corteccia di ontano. Gli esperti, dall’esame della dentatura, hanno stabilito che il piccolo aveva un’età compresa fra 3 e 4 anni. Il terreno che ospita il sito archeologico, acquistato dal Comune, è molto vasto e la grande fossa dello scavo è ricoperta e protetta da un’ampia tensostruttura bianca che consente di lavorare al meglio (proteggendo nel contempo i resti) agli studenti e ai volontari del Gruppo Grotte Gavardo che si alternano negli scavi. Il cantiere è diretto dall’archeologo Marco Baioni, che è anche direttore e conservatore del museo della Valle Sabbia di Gavardo.
Da Garda Summer, settembre 2012, p. 46 - Supplemento al n. 239 del Giornale di Brescia del 30 agosto 2012
Info e prenotazioni: Entro le 20.00 di venerdì 7 settembre 2012, a Antonio Foglio (0365.540435) e Gianfranco Ligasacchi (0365.643435)
Si ricorda che in base al regolamento i partecipanti devono essere in regola col tesseramento A.S.A.R. 2012. Il regolamento è pubblicato nel sito www:asar-garda.org - La visita didattica è prevista per le ore 9-12.
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14ª Escursione - Domenica 16 settembre 2012 - Escursione a Campèi de Sìma
Accompagnatori: Gianfranco Ligasacchi, Claudia Dalboni.
Ritrovo: ore 9.00 - Parcheggio al Ponte di Toscolano
Dal Ponte di Toscolano, nei pressi del Municipio, si prosegue con l’auto per Gaino, lungo la Valle delle Camerate e la strada sterrata, in salita, che fiancheggia le pendici del Monte Pizzocolo; dopo circa 2,5 km dal ponte delle Camerate, nei pressi della località Maernì si prende a destra la stradina che scende sino a toccare il fondo della Valle di Campèi.
Lasciata l’auto in località Pontesèla (m 574) si va a piedi fino alla malga di Campèi de Font (m 793 - h 1,10). Proseguendo in direzione ovest, si tocca la piccola radura di Campèi di mès e, più in alto, con un lungo traverso che taglia tutto il pendio, si raggiungono il passo e il complesso di Campèi de Sìma (m 1017; h 0,50-2,00), restaurato per iniziativa dell’ERSAF e della Sezione ANA di Salò “Monte Suello” ed inaugurato l’1 ottobre 2000.
Del complesso, oltre ai fabbricati dedicati ai Battaglioni alpini Vestone, Val Chiese e Monte Suello, fa parte anche la piccola chiesetta dedicata alla Madonna della neve.

campei de sima - asar

Dopo il pranzo (al sacco o presso il rifugio – in quest’ultimo caso è meglio darne avviso al momento della prenotazione della partecipazione!!!), verso le ore 15.00 si scende verso il Passo della Fobbiola (m 956) e si segue il corso del torrente fino al punto di partenza.
Segnavia n. 22. Dislivello: m. 443; Tempo di percorrenza: h 2,00 per la salita – h 1.30 per la discesa. Si consigliano scarponi, abbigliamento da montagna e bastoncini.
Info e prenotazioni: Entro le 20.00 di venerdì 14 settembre 2012 a Claudia Dalboni (0365.41205)
e Gianfranco Ligasacchi (0365.643435).
Si ricorda che in base al regolamento i partecipanti devono essere in regola col tesseramento A.S.A.R. 2012. Il regolamento è pubblicato nel sito www:asar-garda.org

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15ª Escursione - Domenica 30 settembre 2012
Visita guidata “Nella Valle delle Cartiere”
Accompagnatori: Lisa Cervigni, Antonio Foglio
Ritrovo: ore 9 a Toscolano, al Ponte, di fronte al Municipio
Si parte a piedi verso la Valle delle Cartiere, con numerose soste nei luoghi in cui sorgevano mulini e cartiere. Lisa Cervigni, direttrice della campagna di scavi archeologici nella Valle, e Antonio Foglio, autore di numerose pubblicazioni di storia di Toscolano Maderno, illustreranno il percorso (ore 9.00-12.00). Purtroppo non è possibile percorrere la stretta di Covoli a causa di una frana. Per chi lo desidera, il pranzo al sacco è in località Luseti.
Sabato 29 e Domenica 30 settembre, in occasione delle Giornate europee del Patrimonio 2012, è possibile la visita guidata gratuita della Villa Romana di Toscolano (ore 15.00-17.00).
Info e prenotazioni: Entro le 20.00 di sabato 29 settembre 2012 a Antonio Foglio (0365.540435)
e Gianfranco Ligasacchi (0365.643435).
In base al regolamento i partecipanti devono essere in regola col tesseramento A.S.A.R. 2012. Il regolamento è pubblicato nel sito www:asar-garda.org

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16a Escursione - Sabato 06 Ottobre visita guidata.
I Chiostri del Santuario della Madonna del Frassino

di Herfried Schlude
Hozi sono stata a Pischera, smontando prima alla Chiesa de la Madonna del Frassino, che si dice far tanti miracoli et ben gli sono molte immagine de voti et principio de una bella chiesa
Isabella d’Este, 21 marzo 1514

Le immagine de voti ci sono sempre – e forse più che mai – e la bella chiesa è diventata uno dei monumenti di maggior spicco della zona del lago di Garda.
Infatti, il Santuario del Frassino, a pochi chilometri dal centro di Peschiera del Garda e non lontano dal laghetto di Frassino  è, prima di tutto, meta di pellegrinaggio. La miracolosa statua della Vergine, qui venerata, apparve nella primavera del 1510 al contadino Bartolomeo Broglia, sospesa fra i rami di un frassino. Poco dopo, nel 1518, Papa Leone X concesse ai Frati Minori di costruire il convento accanto al Santuario. Sono loro a custodirlo fino ai giorni nostri.
In secondo luogo è uno scrigno d’arte: la chiesa custodisce tele di Paolo Farinati, opere di Andrea Bertanza, Zenon Veronese ed altri nonché lo splendido mobile dell’organo con intagli su legno dorato; la cappella della Madonna, che conserva la sua statuetta, stuccata da Giambattista Reti, già attivo al Duomo di Salò e all’Inviolata di Riva.
Meta principale della nostra visita saranno, comunque, il Chiostro San Francesco con 23 – spesso enigmatiche – lunette che raccontano vita e miracoli del Poverello e il Chiostro Sant’Antonio con 26 - spesso non meno enigmatiche - lunette dedicate a  Sant’Antonio di Padova.
Si tratta di affreschi che risalgono alla metà del XVII secolo e vengono attribuiti a due pittori: Bernardino e Bernardo Muttoni.

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Museo Ettore Guatelli
a Ozzano Taro di Colecchio (Pr)

La Caldana International Tours
organizza unavisita guidata, con il socio A.S.A.R. Giovanni Mori, al Museo Ettore Guatelli a Ozzano Taro di Collecchio (PR).
Partenza ore 8.00 da Toscolano ponte, con soste alle stazioni bus di Maderno, Fasano, Gardone Riviera, Salò e Tormini.
Al ritorno, tappa a Cremona e visita del Duomo e del Battistero.
Quota di partecipazione per pullman, ingresso, guida: Euro 18,00 per i soci A.S.A.R. e famigliari, Euro 22,00 per non soci. Pranzo facoltativo.

Immagini realizzate da Claudia Dalboni
MUSEO ETTORE GUATELLI
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ESCURSIONI 2011
 
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