Associazione Storico-Archeologica della Riviera del Garda 2014
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Associazione  Storico Archeologica della Riviera del Garda - Palazzo  Fantoni - 25087 Salò  (Bs) -  www.asar-garda.org  © 2019
Passeggiata lungo la bassa Via del Garda in Valtenesi, da Desenzano a Padenghe.

Domenica 10 novembre 2019

Passeggiata lungo la bassa Via del Garda in Valtenesi, da Desenzano a Padenghe.

Asar garda
 “Alle foci del Po” Sabato 19 e domenica 20 ottobre 2019
“Alle foci del Po” Sabato 19 e domenica 20 ottobre 2019

19 ottobre
Al mattino: Da Gorino lungo i rami meridionali del delta sino all’Isola dell’Amore, costeggiando la Riserva statale della Sacca di Goro, l’Isola dei Gabbiani e del Bacucco, ecosistemi dove trovano rifugio numerose specie di uccelli acquatici. In questo ambiente in continua evoluzione, la presenza dell’uomo è testimoniata dal faro, dalla Lanterna vecchia e dalle innumerevoli strutture per la pesca, la risorsa economica dell’area.

Nel pomeriggio:
Visita guidata all’abbazia di Pomposa.

20 ottobre
Al mattino:
Visita di Comacchio.

Nel pomeriggio:
Visita ad una delle maggiori aree salmastre d’Italia, dichiarata zona umida d’interesse internazionale dalla Convenzione di Ramsar del 1971. Navigazione nell’antico alveo del fiume Po, costeggiando le ex-saline di Comacchio, sito di nidificazione del fenicottero rosa. Sosta ai vecchi “casoni da pesca”, per l’illustrazione dei metodi di pesca, delle antiche tradizioni, degli usi e dei costumi delle genti di Comacchio, da secoli indissolubilmente legati a questi ambienti e all’attività produttiva che per secoli ha sostenuto l’intera popolazione.
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Sabato 14 settembre Sabato 14 settembre 201911ª Escursione Asar - In Val di Gresta, tra orti e trincee con Gianpaolo Comini e Sandra Lusetti, Domenico Fava (0365.954543 – 339.7157183) e Claudia Dalboni (0365.41205)
Ritrovo: ore 8.00: Stazione bus Gargnano – ore 9.15: Chiesa Valle San Felice (Val di Gresta)Partenza a piedi dalla Chiesa dei Ss. Felice e Fortunato di Valle San Felice, frazione di Mori, in Val di Gresta, a quota m 583, con percorso ad anello in leggero saliscendi in direzione di Manzano.Deviazione verso il Monte Nagià Grom a quota m 786 per visitare le trincee austriache della Grande Guerra. Proseguimento verso il borgo di Manzano e successivamente verso il borgo di Nomesino, con una breve deviazione per la chiesetta di S. Apollonia, quindi da Nomesino al Monte Faé (quota 967) per una visita alle trincee austriache.Sosta per il pranzo al sacco.
Rientro verso Nomesino e, di lì, alla Chiesa di Valle San Felice. Il percorso è facile, in leggero saliscendi (dislivello massimo m. 380) per un totale di circa km. 10. Durata dell’escursione: ore 4.00 (oltre la sosta per il pasto).Al termine, per chi lo desidera, è possibile un breve trasferimento in auto all’agriturismo “Naranch”, con vista stupenda su tutto il lago di Garda.Il Monte Nagià Grom e la Val di Gresta durante la grande guerraNel settembre 1914 lo Stato Maggiore austro-ungarico, già in guerra contro la Russia e la Serbia, decise la costruzione di una linea difensiva lungo la frontiera del Tirolo meridionale da utilizzare nel caso di un conflitto con il Regno d’Italia. Per accorciare la linea del fronte e risparmiare truppe ed armamenti in quel settore, in Vallagarina l’esercito austro-ungarico si ritirò sino alla fascia di territorio compreso tra la Val di Gresta e Rovereto.
In Val di Gresta furono costruiti alcuni capisaldi (Monte Faedo, Nagià Grom, S. Anna, S. Giustina, Monte Garda) collegati tra loro con linee protette da ampie fasce di reticolati. Sul Nagià Grom venne costruita una trincea perimetrale che garantiva una difesa a 360° e furono realizzate postazioni d’artiglieria (in caverna ed “in barbetta”, cioè all’aperto), osservatori e una piazzola per un riflettore.
L’area fu dotata di caverne per il ricovero dei soldati, baracche, magazzini, una cisterna per l’acqua ed una cucina da campo con numerosi fuochi. Le diverse posizioni erano collegate da trincee che garantivano lo spostamento deisoldati al riparo dal tiro nemico. Buona parte di questi manufatti sono visitabili grazie al lavoro di ripristino e pulizia realizzati dal Gruppo Alpini di Mori a partire dal 2001.
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briano in concerto BRIANO IN CONCERTO
Passeggiata a Briano di Gargnano (BS) Domenica 18 agosto
h. 9,30seguirà concerto di musica classica organizzato daCultura in Musica Limes - Località bocca Lovere - h. 12,00Il gruppo escursionistico “La Variante”, in collaborazione con l’associazione A.S.A.R. e con il CAI SALO’, organizza una passeggiata nella zona di Briano e bocca Lovere
Il percorso si svilupperà partendo dal rifugio Alpini e, scendendo all’inizio nella valletta di Scalve, risaliràper un breve tratto il costone del Comer (con poggi che regalano un panorama fantastico sul lago) perrientrare poi all’interno e raggiungere attraverso un bel sentiero nel bosco la località bocca Lovere, sui cuiprati si terrà il concerto.
Ore di cammino circa 2,00 – Dislivello in salita circa 300 m.Ritrovo: h. 9,00 presso p.le Boldini - Gargnano (da qui si sale con le autovetture)oppureh. 9,30 presso baita Alpini – Briano di GargnanoAlla fine dell’escursione si potrà assistere al concerto, organizzato dall’associazione Cultura in MusicaLimes, presso la località bocca Lovere, alle ore 12,00
Sono richiese calzature adeguate a percorsi su sentiero sterrato (facile ma accidentato).
La partecipazione è libera Per informazioni: Franco Ghitti Tel. 347 9366012; Claudia Dalboni 0365 41205; CAI Salò Tel. 338 3087081Per chi lo desidera, è possibile prenotare il pranzo presso la trattoria Le Fontane Tel. 0365 71057
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Sabato 20 luglio 2019 A Brentonico e sul Monte Altissimo
Sabato 20 luglio 2019
A Brentonico e sul Monte AltissimoRitrovo: ore 7,30 a Gargnano (stazione bus) oppure ore 8.30 a Loppio, frazione di Mori (TN) lungo la statale, appena prima della rotonda per la Val di GrestaPer raggiungere Loppio seguire la statale: Riva del Garda - Torbole - Nago - Passo San Giovanni.Tempo di percorrenza da Torbole: 10’-15’Testo predisposto dal prof. Gian Pietro BrogioloBrentonico, terra di confine tra castelli e centri abitatiBrentonico, geograficamente, corrisponde al versante nordorientale dei monti Baldo/Altissimo chescende, a settentrione nella Valle di Loppio e verso est nella Vallagarina, settore della Valledell’Adige compreso tra Volano e la Chiusa di Verona. I motivi di interesse di questo territorio sono molteplici. Geologici innanzitutto (tra il “giallo diMori” cavato a Castione, il basalto colonnare di Dossoli, il rosso ammonitico del Baldo e le terreverdi che servivano per preparare i colori), naturalistici (per i tanti endemismi conservati sul Baldo)e paesaggistici (tra i calanchi di San Giacomo, la forra del torrente Sorna, i versanti coltivatiterrazzati e i pascoli con le malghe in altura) e storici legati alla posizione strategica tra le due valli,sfruttata più volte nella storia: nella tarda antichità per bloccare i barbari che scendevano attraversola valle dell’Adige, nel basso medioevo tra i vari poteri feudali, alla metà del XV secolo quando iVeneziani riuscirono a conquistare Riva del Garda, durante la prima guerra mondiale allorché vipassava il confine tra l’impero asburgico e l’Italia. Di tutti questi elementi di interesse, cherichiederebbero più giorni di visita, nell’escursione del 20 luglio privilegeremo i castelli e i centriabitati.La Val Lagarina ha derivato il nome dal germanico “lagher”, centro militare – tra l’età gota e l’etàlongobarda. Ragilone, comes (conte) di Lagare, è ricordato in occasione di un'offensiva dei Franchiin Trentino (tra 574 e 583): dopo aver ripreso il castello di Anagni, in Val di Non viene ucciso dalduca franco Cramnichis, che conquista e saccheggia Trento (Paolo Diacono, HistoriaLangobardorum, III, 9). Un castrum/civitas di Ligeris/Lageris è poi ricordato, alla fine del VIIsecolo, dagli itinerari dell'Anonimo Ravennate e di Guidone, subito dopo le civitates,"non lontanedalle Alpi", di Sirmione e Garda (Ravennatis Anonimy Cosmographia, IV, 30).
Dal momento checon il termine civitas i due geografi identificano il capoluogo di un distretto amministrativoautonomo (una città antica o un castello di più recente fondazione), possiamo considerare Lagare undistretto militare agli ordini di un comes.Sull’origine di questo distretto, costituito prima dell'arrivo dei Longobardi, possiamo formularedelle ipotesi in base alle fonti scritte e ai dati archeologici dello scavo del castello di Sant’Andrea diLoppio.Fonti scritte:(a) durante la guerra tra Odoacre e Teodorico per la supremazia in Italia, Tufa, un capo rugio alservizio di Odoacre, si era acquartierato nella Val d’Adige con l’appoggio di Federico, re dei Rugi.Rotta l’alleanza, nel 492 o nel 493, si era poi scontrato con Odoacre tra Trento e Verona (Chronicaminora saeculi IV, V, VI, VII, a cura di T. Momsen, I, Berolini 1892, p. 321, in AuctoresAntiquissimi, I), dunque plausibilmente nella Vallagarina.(b) Sinduald, discendente degli Eruli venuti in Italia con Odoacre, nel 553 era a fianco del generalebizantino Narsete contro i Franchi (Agazia, Historiae, I, 20) e nel 558-60 era stato nominatomagister militum (Jaffé, I, 1990, 1031); nel 566, tentò di rendersi indipendente facendosiproclamare capo dei Brenti, ma venne sconfitto e ucciso da Narsete (Paolo Diacono, HistoriaLangobardorum, II, 3). Se i Brenti fossero gli abitanti di Brentonico avremmo un primo riferimentoanche per il castello di Brentonico;c) il castello di Brentonico viene ricordato da Paolo Diacono a proposito di una scorreria deiFranchi che l’avrebbe distrutto unitamente ad altri due castelli (Ennemase e Volano) della ValLagarina. Dati archeologiciIl castello di Brentonico è stato identificato con quello esistente sull’isola di Sant’Andrea sul lago diLoppio, oggetto di molti anni di scavi e che sarà il primo sito che visiteremo il 20 luglio. Ha unasuperficie di mq 5.800 per un perimetro di ca. 380 m ed è stato datato, come fondazione, ai primidecenni del VI secolo (Maurina, Postingher 2013). Potrebbe in realtà essere più antico, dellaseconda metà del V secolo, per la tecnica costruttiva delle mura riforzate con grossi contraffortiesterni, che si trova identica a San Martino di Lundo. La sequenza documentata è stata suddivisa inquattro fasi: una prima con capanne, una seconda con grandi edifici in solida muratura, forse coevidella cinta muraria (un lato dell'edificio I, riforzato da contrafforti ne costituisce una parte), unaterza con case di uno/due ambienti con murature legate da malta con telaio interno in legno (acostituire uno zoccolo o l'intera parete?) ed infine una quarta fase con piccole strutture di legno supreparazioni di malta. I materiali (scramasax, cuspidi di freccia e armi da getto) ne hannoconfermato una funzione militare, con un massimo utilizzo nel pieno VI-VII secolo e sporadichefrequentazioni nell'VIII-X secolo, testimoniate da speroni di cavaliere e da un elemento di cintura.Il castello era collegato ad uno sbarramento del percorso che correva lungo il bordo meridionale dellago, menzionato come porta lacus Sancti Andree (a. 1171: Curzel, Varanini 2011, n. 16; ad portamque vocatur Porta, que est super viam Curzel, Varanini 2011, n. 21).L’ampliamento della strada daMori a Nago ha cancellato ogni traccia della porta, ma si può presumere sia antica, dal momentoche il castello di Loppio pare abbandonato, salvo la chiesa, dopo il VII secolo. Secondo un’altra proposta, il castello di Brentonico potrebbe essere Castion, abitato lungo la stradache da Loppio saliva sull’Altissimo. Il nucleo più antico di questo centro, che visiteremoammirando la qualità delle sue architetture storiche, sorge su un dosso con tracce di muratureantiche, ma solo uno scavo potrebbe confermare la congettura.Altri castelli di Brentonico, dei quali ignoriamo l’origine, sono quello di Dosso Maggiore e Saiori,quest’ultimo sullo sperone che domina la sottostante Val Lagarina. Non ha invece tracce difortificazioni il centro principale di Brentonico sviluppatosi attorno alla pieve di originealtomedievale, ma della quale si conservano parti della ricostruzione romanica e la cripta dell’XIsecolo. Visiteremo, oltre alla chiesa, la canonica, pure romanica, e, sul lato opposto della piazza, il
palazzo Eccheli - Baisi, bell’esempio di palazzo nobiliare dei secoli XVI-XVIII, ora sede museale.InfoOgnuno si sposta con la propria automobile. Pranzo al sacco. Nel pomeriggio, in relazione al tempo, salita a San Valentino in direzione del Monte Altissimo. Per l’eventuale salita a piedi dal Rifugio Graziani (m 1620) al Rifugio Damiano Chiesa, sul Monte Altissimo (m 2060), su strada sterrata, adatta a tutti, serve circa 1h - 1h e 15’. Consigliati: abbigliamento da montagna e bastoncini.Il regolamento delle escursioni è nel sito www.asar-garda.orgObbligatoria l'iscrizione all’ASAR; quota annuale per il 2019: Euro 10.00 per i soci ordinari; almeno Euro 30,00 per i soci sostenitori, con un libro in omaggio.In caso di maltempo l’escursione è rinviata.
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8ª escursione ASARDomenica 30 giugno 2019
8ª escursione ASARDomenica 30 giugno 2019: ALL’EREMO DI SAN VIGILIO DI BIONE.Con Antonio Foglio (0365.540435), Annalisa Butturini e Claudia Dalboni (0365.41205)

Ritrovo: ore 8,30 a Tormini (fermata bus) oppure ore 9.00 a Bione, in Piazza della ChiesaDalla parrocchiale di Bione si prosegue verso la località Piani di Lo. Percorriamo un panoramicosentiero, da cui si possono ammirare la Conca d’Oro, il centro di Odolo, i monti dell’entroterrabresciano e Capovalle con il monte Stino. Il cammino non è difficoltoso, tuttavia nella parte quasiconclusiva, anche se fattibile facilmente per chi è abituato ad andare in montagna, risulta ripido; siarriva all’eremo di San Vigilio, circondato da secolari faggi a m. 1120.

L’eremo ha una piccola foresteria, ora adibita a bivacco sempre aperto con fuoco e panca; poi siaccede alla chiesetta caratterizzata da affreschi del 1500. Salendo dietro la chiesetta si possonovedere i monti dell’alta Val Trompia e a ovest il vicino Monte Prealba (m. 1270).

Il dislivello risulta essere di circa 650 m, la durata del percorso in salita di circa due ore, la discesadiversamente comporta un tempo inferiore. Il pranzo è al sacco. Sono consigliabili scarponi damontagna e, per fare meno fatica, le solite racchette. Per partecipare è necessaria l’iscrizione all’A.S.A.R. per il 2019. Prenotazione gradita entro le ore12 del sabato telefonando ad uno degli accompagnatori.Con l’iscrizione si accetta il Regolamento delle escursioni pubblicato sul sito www.asar-garda.org
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Domenica 9 giugno:
ASAR Domenica 9 giugno:
Intorno al lago d’Idro con Antonio Foglio e Gianfranco Ligasacchi (0365.643435)
Ritrovo: 8.00 – Toscolano Ponte oppure ore 8.30 – Tormini, fermata bus
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Brembate e Crespi d'Adda - 11 maggio 2019
Brembate e Crespi d'Adda - 11 maggio 2019
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IN VALLE CAMONICAA BRENO - CIVIDATE CAMUNO – BIENNO
IN VALLE CAMONICAA BRENO - CIVIDATE CAMUNO – BIENNO
Con Gian Pietro BrogioloSabato 4 maggio 2019

Con Gian Pietro BrogioloSabato 4 maggio 2019
ProgrammaOre 7.30: Partenza da Stazione bus di Gargnano con fermate fino a Tormini
Ore 9.30: Arrivo a Breno. Visita al tempio di Minerva.
Ore 11.00: Visita al museo archeologico di Cividate Camuno.
Ore 13.00: Pranzo facoltativo in ristorante convenzionato
Ore 14.30: A Bienno Visita all'Ecomuseo Fucina-Mulino-Vaso Re
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3ª escursione ASAR - Giovedì25 aprile 2019Nella vallata della Costa

3ª escursione ASAR - Giovedì25 aprile 2019
Nella vallata della Costa
Ritrovo: ore 8.00 a Gargnano, piazzale Boldini, oppure ore 8.30 a Costa, frazione di Gargnano, parcheggio

L’escursione, ad anello, toccherà i piccoli borghi della vallata per portarsi poi a costeggiare il lago 3ª escursione ASAR - Giovedì25 aprile 2019
Nella vallata della CostaRitrovo: ore 8.00 a Gargnano, piazzale Boldini, oppure ore 8.30 a Costa, frazione di Gargnano,parcheggio
L’escursione, ad anello, toccherà i piccoli borghi della vallata per portarsi poi a costeggiare il lago di Valvestino e la valle del torrente Droanello.
Risaliti a bocca Paolone si rientra al punto dipartenza dopo circa 4,30 ore di cammino (dislivello complessivo in salita circa 500 m.- km. 12,00).
Colazione al sacco. Partenza per il ritorno verso le h. 14,30. Si consigliano abbigliamento e scarponcini da montagna e bastoncini.
In caso di pioggial’escursione, che si svolge in collaborazione con il Gruppo “La Variante” e il CAI Salò, è rinviataad altra data.
Per il regolamento e altro si vedano il sito www.asar-garda.org e la pagina Facebook “AssociazioneStorico-Archeologica della Riviera del Garda” .Info: Franco Ghitti 347.9366012 – Domenico Fava 339.7157183

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Passeggiata intorno al Lago di Ledro 16 marzo
Sabato 16 marzo 2019
Passeggiata intorno al Lago di Ledro.
Ore 9.15 – Molina di Ledro, Museo delle palafitte
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